ALCHIMIE VISIVE  di Luisa del Campana

Alchimie Visive  

Mostra di Luisa Del Campana alla Galleria Artistikamente 

La Mostra si apre sabato 21 settembre alle ore 17,30 presso il Pantheon in Piazza S. Francesco a Pistoia

con una conversazione tra il curatore Roberto Agnoletti e l’artista Luisa Del Campana. 

Un inizio non comune in una location prestigiosa. Dopo questo breve intrattenimento, tutti i partecipanti raggiungeranno la Galleria Artistikamente a Porta al Borgo 18, dove sono esposti in Mostra i lavori dell’artista. 

Ogni sabato alle 17,30 si terranno eventi legati ai temi dei suoi quadri. 

 I vari appuntamenti comprendono: 

 Il 28 settembre la Dott.ssa Francesca Manenti e il Dott. Roberto Navicelli i quali parleranno della “Distillazione Alchemica” con l’installazione di un vero laboratorio. 

Il 5 ottobre l’Arch.Roberto Agnoletti che illustrerà l’architettura di un interessante edificio: “La Chiesa di S. Giovanni Fuoricivitas tra romanico e gotico” 

Il 12 ottobre sarà la volta di “Intervalli di parole” da “Trame di Cielo” di Luisa Del Campana con musica live del maestro Alessandro Pelagatti che eseguirà brani della sua composizione “Planet Soul”. 

Infine, il 19 ottobre, serata conclusiva della mostra, l’artista parlerà sul tema “Come nascono i miei lavori”. 

L’arte di Luisa Del Campana si staglia nel panorama artistico contemporaneo per andare controcorrente, nel ricondurre al figurativo e curando l’espressione artistica nel suo significato ontologico. Questo non per fare un nostalgico passo indietro, ma per ridefinire quei valori alti, filosofici e spirituali che sono ormai da molto tempo considerati “out”.

La Mostra di Luisa Del Campana, non ci trasporta solo in quel mondo di leggende, fiabe, armi ed eroi, che il nostro immaginario contemporaneo associa comunemente al tempo “storico” del medioevo, ma ci invita a intraprendere un viaggio, affascinante e intrigante, sospeso tra segni e sogni, allegorie e simboli, ora palesi ora abilmente celati. Invito a percorrere un itinerario, più interiore che esteriore, che ci porta ai confini tra reale e immaginario – o dove l’immaginario fa parte della realtà –, in un luogo d’elezione, un luogo “senza luogo” e “senza tempo”. Un “luogo” dove ancora possono accadere magie, e dove l’uomo può ancora sperare di operare trasmutazioni alchemiche, del metallo vile in oro, o può tentare di realizzare una profonda elevazione interiore e spirituale!

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